Una situazione drammatica inimmaginabile per noi, descritta da padre Martellozzo in un messaggio che sembra un urlo alla insensibilità umana.
E’ una realtà in cui la missione diventa eroismo.
Mongo – Ciad – 4 Giugno 2010
…é grazie a questo mio modo di lavorare che nessuno é morto ancora di fame nella regione che mi compete.
Infatti appena ho sentito odore di carestia, prima che i prezzi dei cereali aumentassero, ho svuotato tutte le casse di mia competenza e ho fatto man bassa sui mercati.
Anche le vostre offerte sono andate tutte in miglio…. e le mie banche di cereali riempiranno il loro ruolo nel momento critico di Luglio-Agosto.
… quanti pozzi sto facendo per la gente che muore di sete e quanti affamati assisto senza che nessuna programmazione sia stata fatta !
… ho preso tutto a mio carico il progetto varechina perché ci tengo ferocemente.
Per me l’essenziale é che questa benedetta varechina sia fabbricata e serva allo scopo.
Attualmente mi appoggio sulle realtà sulle quali posso veramente contare: le biblioteche e le banche dei cereali. Solo lì ho équipe solide e che sono presenti tutto l’anno, équipe che seguo seriamente con incontri regolari.
Mi trovo costretto a lavorare in solitario perché siamo talmente pochi per una diocesi grande come una volta e mezza l’Italia. Impossibile appoggiarmi su chicchessia eccettuato un elettricista che ho formato io quand’era ragazzo e adesso insegna scienze al liceo.
… con i mezzi messi a disposizione da Fraternità Missionaria ho già realizzato con successo gli impianti nei dispensari di Baro e Dadouar e nelle biblioteche di Baro e Oum Hadjer.
Attualmente mi appresto a comperare i pannelli per creare gli impianti nelle banche di cereali di Banda, Gadjra, Bandaro, Golomti, Am Kalebat e via via dappertutto dove sarà possibile.
Assicuro gli amici di Fraternità Missionaria che il progetto va avanti.
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