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Tags: Bonetti, martellozzo, memoriale, pozzo, Quaini
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Dove c’è acqua pura, c’è vita, c’è futuro. Ed è per dare una speranza di futuro a tanti bambini ancora vittime della sete, della fame e malnutrizione, che Gianluca Caporello ha voluto che il ricordo di sua madre continuasse a vivere nel sorriso di quei bimbi.
Una serata all’insegna della grande musica, dove le arie d’opera sono risuonate in una sala gremita e attenta. Una serata piacevole, che ha coniugato l’arte musicale con la beneficienza.
Le offerte raccolte saranno donate a p. Franco Martellozzo in Ciad, dove ha realizzato progetti atti a sollevare quella popolazione dalla miseria per portarle a raggiungere l’autosufficienza alimentare.
Si spazia dalla costruzione di scuole alla formazione scolastica, alla fornitura di attrezzi per migliorare la produzione agricola, alla formazione agraria e tecnica, alla sanità, agli interventi per trovare l’acqua, fino a quelli per fermare il deserto coinvolgendo giovani e autorità.“Due parole per dirvi che sono vivo e vegeto, immerso fino al collo nelle attività e nella visita del territorio” ci scrive oggi p. Franco appena ritornato in Ciad dopo un periodo di riposo.
Da 60 anni in Ciad (nella foto): il suo entusiasmo e la sua determinazione sono un esempio per tutti noi.
Mosè Pagnin -
“Come ricordare Marzia se non con un Concerto Lirico in suo nome; un Teatro, due voci ed un pianista da lei molte volte apprezzati. Un racconto di vita attraverso le Arie d’opera da lei amate, un’occasione per una raccolta fondi che Marzia avrebbe molto apprezzato, per dare maggiori strumenti alle popolazioni dell’Africa in difficoltà.
Un evento commemorativo, perché è anche attraverso il ricordo che le stelle continueranno a risplendere.”
Grazie al maestro Gianluca Caporello che con le sue parole annuncia di aver organizzato un Concerto di beneficenza per ricordare la propria mamma.
Il suo ricordo potrà vivere negli sguardi e nei sorrisi dei bambini che con il suo contributo ha contribuito a salvare.Il ricavato sarà devoluto per la realizzazione di un pozzo in Ciad, a p. Franco Martellozzo che da 60 anni aiuta quelle popolazioni, dove l’acqua pura può salvare la vita di tanti bambini e migliorare le condizioni di vita.
Un gesto di alto significato, un concreto aiuto a chi soffre.
Mosè PagninDomenica 22 Ottobre ore 17.30
Teatro A. Rossi – Viale Europa 12 – BorgoriccoTags: Caporello, concerto, martellozzo, pozzo
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Al pozzo è una festa: una comunità, tanti bambini ringraziano. Finalmente l’acqua, fonte di vita, sgorga pulita dopo aver scavato un pozzo profondo 65 mt. La fatica e l’impegno sono stati premiati.
E quale miglior augurio di Buona Pasqua, sapere di aver dato la gioia di vivere, una speranza di futuro a tanti bambini.Il sorriso e il grazie di quei bambini saranno il miglior ricordo di Mario, e di grande gioia per la signora F.P. di Cadoneghe che ha visto realizzato il sogno suo e del marito, “con l’Africa nel cuore”, come recita la targa.
Grazie e Buona Pasqua.
Tags: Ciad. Pala, p. Benoit, pozzo
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Povertà diffusa, insicurezza alimentare, diffusione di malattie endemiche (malaria, HIV-AIDS, dissenteria, verminosi, ecc.), mancanza di accesso ai beni primari, acqua e medicine: don Benoit Lovati, missionario, ci manda il ritratto di una zona del Ciad che lascia sgomenti.
In quella zona, Fraternità Missionaria ha realizzato due progetti, a sostegno delle iniziative di don Giulio, ora parroco a Salzano: nel 2006 il Centro Sanitario a Pala per bambini portatori di handicap e nel 2014 a Tikem un Centro per la formazione di ragazze contribuendo a ridurre la mortalità da parto ed al miglioramento della sopravvivenza dei bambini.Così ci descrive quella realtà don Benoit:
“A sud ovest del Ciad, con circa 70.000 abitanti, la parrocchia di Bissi Mafou, diocesi di Pala, è totalmente immersa in un contesto rurale fatto di savana e di circa 50 villaggi sparsi su decine e decine di km. Le strade sono piste di savana. Non esiste corrente elettrica né acqua potabile nelle case, ma ci si serve di pozzi a cielo aperto sparsi qua e là nella savana. Le case per la maggior parte sono fatte in mattoni di fango cotto e in pagliericci….Si vive con circa 50 centesimi di euro al giorno, principalmente del proprio lavoro agricolo di sussistenza (miglio, sorgo, cotone, arachidi ecc.) e di allevamento di bovini, suini, ovini e pollame. Nella stagione delle piogge molti villaggi sono raggiungibili solo a piedi e la gente resta isolata per più settimane.
La penuria di acqua potabile da sempre è un drammatico problema. La tecnica dei pozzi a cielo aperto, costruiti con le sole forze delle braccia da temerari scavatori che arrivano fino a 18-20 mt di profondità, non assicura l’acqua per tutto l’anno e spesso non è potabile. Da alcuni anni è nato il progetto che offre perforazioni a macchina fino a 50, 60 metri attingendo alle falde sotterranee.
La struttura è dotata di una pompa manuale per poter portare l’acqua in superficie. Il pozzo serve la popolazione di un villaggio, e il costo è poco più di 4.000 euro .”In una cruda realtà ai limiti della sopravvivenza, il pozzo è indispensabile per salvare vite e per il miglioramento delle condizioni di vita.
“Una signora di Cadoneghe, F. P. ha espresso il desiderio di costruire a sue spese un pozzo in Africa. Don Benoit, ha accolto con gioia questa iniziativa e la signora entusiasta e in lacrime nel veder la realizzazione del suo sogno, ha donato 4.030,00 euro” riferisce il Presidente Sergio Mirandola.
GRAZIE a questa signora che ha voluto realizzare il sogno di salvare delle vite, senza voler apparire. Grazie a chi dona.
Grazie anche all’on. Raphael Raduzzi di Cadoneghe per la sua donazione che contribuirà a incrementare i nostri progetti di aiuto.Tags: ciad, don Benoit, pala, pozzo
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In collaborazione con la Caritas Antoniana, il primo pozzo è stato realizzato in Ottobre dal nostro Presidente nel villaggio di Kimongo, diocesi di Nkayi. In precedenza la popolazione del villaggio attingeva acqua malsana da un vecchio pozzo con conseguenze immaginabili.
Ma anche l’acqua del nuovo pozzo va costantemente monitorata. Potabilizzare l’acqua con la varechina è la via migliore per quelle terre d’Africa. Quindi, dimostrazione e istruzioni sul funzionamento del nostro dispositivo,che si è rivelato strumento necessario anche là dove si costruiscono nuovi pozzi. -
“Atobrenta.it”, consorzio di enti locali sensibile ai problemi dell’acqua come risorsa e sviluppo, ha sostenuto il nostro progetto per la costruzione di 2 pozzi in 2 villaggi vicini a Mongo.
Il primo pozzo è stato terminato, e finalmente 1.500 abitanti del villaggio di Baljè possono accedere all’acqua.
Il pozzo profondo 18 metri e largo 1,40 ha le pareti rinforzate di cemento armato per evitare il crollo a causa delle piogge.
Comprende anche abbeveratoi indispensabili per il bestiame.
Un altro passo per dare a quelle popolazioni speranza di vita migliore.Tags: Ato Brenta, ciad, mongo, pozzo
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