Abbiamo rilevato che in questi giorni è arrivato ai nostri utenti un messaggio mail a firma Mosè Pagnin per conto di Fraternità Missionaria, chiaramente di “phishing”, cioè non proveniente da noi.
Il “Phishing” è l’attacco informatico più semplice, ma anche il più pericoloso.
Come nella pesca (“fishing” in inglese), è il modo di indurre la vittima ad abboccare all’amo. La vittima riceve un’e-mail che imita un’organizzazione di cui si fida, o un istituto bancario.
Si tratta di messaggi creati da criminali per ingannare le vittime inducendole a comunicare dati sensibili, quali password, numero delle carte di credito, o credenziali bancarie.
ll “phishing” è quindi una vera e propria truffa che sfrutta la posta elettronica, SMS o WhatsApp, per rubare informazioni e dati appartenenti al destinatario.
I criminali ricorrono al phishing perché non riescono a rilevare nessuna vulnerabilità tecnica e quindi cercano di ingannare le vittime facendosi consegnare direttamente la chiave di ingresso.
Il punto più debole di un sistema di sicurezza non è una falla nel codice informatico, bensì un utente che non verifica con attenzione la provenienza della e-mail.
Spesso questi messaggi sono in un italiano poco comprensibile o contenente errori di testo veramente elementari: questo è il primo campanello di allarme.
La nostra Associazione non chiede mai dati sensibili e non chiede mai denaro via mail.
Le donazioni si possono fare in tutta sicurezza nelle modalità indicate nel nostro sito.
Mosè Pagnin
Tags: phishing
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