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Dai bambini e famiglie che vivono in uno stato di grave indigenza nel nord del Camerun, giunge un grido di aiuto che non può restare inascoltato.
Tags: Came to me, camerun, Gabriella Lorenzin, Garoua
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In Camerun, nella diocesi di Garoua, è continuato il nostro sostegno assieme all’associazione “Came to me” al progetto ” Comunità e salute “ per la promozione della donna e della famiglia.
Nel report dell’attività svolta nel 2021 si legge tra l’altro:
“Durante l’anno l’équipe del progetto ha supervisionato 49 famiglie indigenti sia nei villaggi previsti dal progetto che in nuovi villaggi.
Sono stati supportati 17 sieropositivi di AIDS e 14 bambini.
Il progetto è stato in grado di fornire durante l’anno la sussistenza necessaria per aiutare queste famiglie che vivevano in estrema precarietà.
Le famiglie seguite sono state sensibilizzate sull’importanza della prevenzione delle malattie ricorrenti, su l’igiene e la sanificazione dell’acqua, sulla prevenzione della malaria, sulla prevenzione e sulle misure da intraprendere contro il coronavirus.
Per il futuro, speriamo che insieme, e con la grazia di Dio, continuiamo a coniugare i nostri sforzi per contribuire in maniera significativa a migliorare le condizioni socio-economiche e sanitarie delle famiglie”.
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54 famiglie per un totale di 350 persone: questo il bilancio del 2020 a sostegno di famiglie in situazione di estrema precarietà e a quelle con gravi malattie, in 5 piccoli villaggi nella savana a Nord del Camerun.
La sinergia tra Fraternità Missionaria, “Came to me” e l’“Associazione Christian”, voluta e sostenuta dalla missionaria laica Gabriella Lorenzi di Vigodarzere, ha consentito di raggiungere l’obiettivo di seguire molte famiglie in grave indigenza sanitaria nella Diocesi di Garoua, dove molti per la prima volta hanno potuto avere accesso a servizi sanitari. Sono stati presi in carico 9 bambini nati da madre sieropositiva, di cui 3 rimasti orfani, con la fornitura di latte artificiale e con il sostegno alle famiglie adottanti. Si è provveduto a sensibilizzare con un percorso di formazione molte famiglie sull’igiene, indirizzandole alla prevenzione delle malattie, alle visite prenatali delle donne in gravidanza.
Oltre a questo, 20 famiglie sono state aiutate a raggiungere l’autonomia socio-economica con attività come l’agricoltura, l’allevamento di capre e animali da cortile, piccoli commerci.
L’obiettivo di questo partenariato è di continuare anche per il 2021 a seguire le comunità indigenti sia a livello socio-sanitario sia per aiutarle a raggiungere un’autonomia economica.
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