Ovunque dove c’è acqua, c’è vita. In Ciad, dove c’è un pozzo, c’è vita. Ma quando i pozzi sono a secco, nasce il dramma. E quì prende corpo la proposta di p. Franco di costruire una diga con i massi granitici che si trovano in quella zona, per permettere alle acque dei torrenti di infiltrarsi nel suolo e alimentare i pozzi.
Un’idea di difficile realizzazione, considerato la mancanza di mezzi a disposizione. Un lavoro incredibile ai nostri occhi.
Ma nel villaggio di Gourbiti, la popolazione non vuole abbandonare quelle terre e decide di costruire la diga con le mani. Ecco allora che si mobilitano tutti gli abitanti del villaggio, comprese donne e bambini, per realizzare un’impresa titanica: spaccare i massi, trasportarli, imbrigliarli, fino a che la diga prende forma. ” …le donne riescono a coltivare gli ortaggi e mi ringraziano con le lacrime agli occhi”, dice p. Franco Martellozzo, “e ora che l’acqua alimenta i pozzi, nessuno pensa più di abbandonare il villaggio.”
Grazie p. Franco. Grazie a chi dona per un pozzo, per la vita. Mosè Pagnin
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