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  • Per realizzare i progetti atti a migliorare la vita delle popolazioni del Ciad, l’aiuto a p. Franco Martellozzo viene da volontari sparsi in varie regioni d’Italia e all’estero, che dedicano tempo, competenza, risorse, alla realizzazione di progetti, nello spirito di dedizione tipico del volontariato, senza cercare la luce dei riflettori dei media o dei social.
    Si sono incontrati sabato 23 presso l’Oasi di S. Antonio a Camposampiero, dove hanno illustrato gli interventi già realizzati e gli obiettivi.
    Uno scambio di idee, di conoscenze, di proposte per un comune obiettivo: non solo aiutare, ma coinvolgere quelle popolazioni ad agire con le proprie mani per raggiungere l’autosufficienza, perché la donazione non sia fine a sè stessa, e non dia prospettiva di futuro.
    A cominciare dall’acqua, dove l’ing. Luca Comitti di Verona, presidente dell’”Associazione ingegneri volontari” ha presentato uno studio scientifico basato sulle rilevazioni fatte in Ciad dal geologo Cristiano Mastella di Verona, per cercare le falde acquifere e farne aumentare la portata per alimentare i pozzi.
    Il progetto aratri a trazione animale si è rivelato un’idea vincente, con un successo che va oltre migliore aspettativa, difficile da capire per noi che viviamo in mezzo ai trattori, ma che ha le sue giustificazioni in quella realtà. L’ing. Paolo Pascale di Bologna e l’ing. Giacinto Dal Pan di Brescia hanno illustrato come dalla fornitura di materiale siano arrivati alla costruzione in loco degli aratri, fornendo le attrezzature necessarie e la dovuta preparazione degli addetti.
    Obiettivo raggiunto anche con la donazione di Fraternità Missionaria.
    Le scuole materne hanno visto uno sviluppo importante per opera della F.I.S.M. come ha riferito Antonietta Baù di Bassano.
    L’attività di “AURA France” che da molti anni sostiene i progetti di p. Franco con risultati lusinghieri, è stata illustrata dal suo presidente Blaise Imbert, di Parigi.
    La Sanità, lo stato in cui si trovano i Centri Salute, è stato il tema affrontato dal dott. Domenico Bottecchia, che ha sottolineato come sia importante la fornitura di attrezzature sanitarie di base per rendere queste strutture più rispondenti alle necessità.
    Tanti obiettivi raggiunti o in corso, grazie anche al tuo aiuto. Tanto resta ancora da fare, ma solo insieme posiamo farcela.
    Mosè Pagnin

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  • Aiutare le giovani donne non scolarizzate a raggiungere l’emancipazione, a conoscere i propri diritti e doveri, oltre ad acquisire competenze utili al proprio sostentamento quotidiano: questo l’obiettivo del progetto “foyer des fammes et des filles” del vicariato di Lagon diocesi di Pala-Ciad, in un territorio che comprende 60 villaggi per più di 100.000 abitanti.
    Dopo il primo anno 2019-20 che ha visto la partecipazione di una trentina di donne, il numero è cresciuto rapidamente negli anni successivi.
    “Il 2022-23 è stato l’anno della svolta per il nostro centro”, dice p. Benoit.
    Grazie all’associazione “Insieme si può” di Belluno si è potuto realizzare una struttura per ospitare i corsi e le attività si sono moltiplicate fino a raggiungere circa 400 partecipanti.
    E’ sorto così il problema dove alloggiare le ragazze dei villaggi vicini.
    Grazie all’aiuto di Fraternità Missionaria di 12.450 euro è stato possibile costruire due dormitori, oltre al pozzo già realizzato con la donazione di 4.030 euro della signora F.P. di Cadoneghe.
    Visto la grande partecipazione, l’obiettivo per il 2023-24 è di intensificare i vari corsi: di cucito, di alfabetizzazione, di orto, sulla trasformazione dei prodotti locali di puericoltura, di igiene famigliare, di economia domestica, sui diritti e doveri delle donne, di pronto soccorso e infine il corso triennale per infermieri.
    L’impegno continua. “chi educa un bambino educa un uomo, chi educa una bambina educa un popolo”.
    Don Benoit Lovati, responsabile del progetto, sarà tra noilunedì 2 ottobre ore 21.00 nel salone del centro parrocchiale, per incontrare e ringraziare i soci.
    Ti aspettiamo.

    Mosè Pagnin

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  • Un aiuto concreto per salvare dalla condizione di sottomissione le adolescenti del Ciad è venuto dalla Proloco di Cadoneghe che ha dedicato il Concerto di Natale al progetto “ Educazione e futuro per le adolescenti del Ciad
    Il concerto è’ stato non solo un grande evento, ma anche la dimostrazione di quanti nella nostra comunità condividono l’impegno di solidarietà verso chi è più sfortunato.
    L’importo di euro 3.000 è stato di grande aiuto per consentire la realizzazione della struttura di accoglienza che ora si trova nella fase terminale.
    Grazie alla Pro loco, grazie a quanti condividono e sostengono la nostra mission.
    Mosè Pagnin

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  • E’ necessario investire nella scuola e nell’agricoltura per creare autosufficienza alimentare che permetta alle persone di restare nella loro terra”.
    Questo è l’incipit del rapporto delle “Banche dei cereali” sulle attività svolte nel 2022 nella regione del Guera in Ciad.  Attività che hanno visto come propulsore e animatore p. Franco Martellozzo, che ha saputo sensibilizzare e stimolare quella popolazione ad essere protagonista del proprio futuro.
    Un approccio globale per rispondere ai bisogni della gente in una realtà così diversa dalla nostra e che lo ha visto attivo nel coinvolgere un crescente numero di comunità locali.
    I progetti realizzati sono esaurientemente descritti e documentati nel report pubblicato nella newsletter di AURA Italia, e comprendono i vari aspetti della vita di quelle popolazioni: dalle Banche dei cereali, alle scuole materne, ai pozzi, all’orticoltura, alla fabbricazione di attrezzi agricoli.
    A leggere il report, ti sorprenderà trovarti di fronte a un’attività intensa, coinvolgente, con i protagonisti pieni di entusiasmo per quello che stanno facendo, perché consapevoli che si stanno costruendo il futuro nella loro terra.
    Mosè Pagnin

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  • Don Benoit felice per aver ricevuto da Fraternità M. l’importo del 5 x 1000 del 2022 pari a euro 5.538, che gli ha consentito di avviare i lavori per la costruzione del dormitorio, indispensabile per le donne che provengono dai vicini villaggi.

    Procede con successo il progetto avviato sulla formazione delle giovani donne, per sottrarle alla condizione di sottomissione a cui sono soggette.
    La nutrita partecipazione nei vari campi della formazione, conferma la validità del progetto. Le varie opportunità che il programma prevede, spaziano dal cucito, all’uncinetto, al giardinaggio, alla trasformazione dell’olio di arachidi in pomate.
    Ambiti di formazione che in quella realtà diventano per le donne l’occasione per raggiungere l’obiettivo di affrancarsi da matrimoni combinati, da gravidanze precoci, e poter finalmente avere la propria dignità e indipendenza.
    Ma il progetto per realizzarsi ha bisogno del tuo sostegno.
    Dona sulla piattaforma digitale forfunding e condividi questo link https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/futuro-donne-ciad 
      con i tuoi contatti, sui social.
     Mosè Pagnin

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  • Togliere i ragazzi dalla strada e farne degli agricoltori è un’impresa non facile in Ciad.

    I figli di genitori poveri che frequentano le scuole coraniche sono costretti, per antica tradizione, a mendicare per pagare la scuola: si vedono così gruppetti di bambini e ragazzi con una ciotola per raccogliere gli avanzi dei pasti o qualche monetina.
    “La vita di questi ragazzi è infernale: fame, intemperie, malattie e botte se tornano a ciotola vuota. Alla fine del curriculum di formazione avranno imparato il Corano a memoria, ma null’altro, e saranno vittime degli integralisti che fomentano i movimenti armati estremisti”, ci descrive p. Franco Martellozzo.
    Trasformare le scuole coraniche in centri agricoli moderni e produttivi in modo da raggiungere l’autonomia alimentare e togliere i giovani dalla strada: questo l’obiettivo di p. Franco.
    In tre di queste scuole hanno è stato raggiunto l’obiettivo: grazie alla formazione e all’uso della trazione animale, 150 alunni sono diventati bravi agricoltori fino a raggiungere l’autosufficienza alimentare.

    “Alla fine del curriculum di studi, questi ragazzi saranno capaci di diffondere in altri villaggi le tecniche apprese. Non saranno dei parassiti e non cadranno nella trappola degli estremisti armati”, continua p. Franco, che in mezzo a mille difficoltà legate all’indigenza e alle antiche tradizioni, realizza progetti per l’emancipazione di quelle genti e per dare un futuro ai giovani.
    Ma ha bisogno anche del nostro sostegno concreto.
    Mosè Pagnin

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  • Ovunque dove c’è acqua, c’è vita. In Ciad, dove c’è un pozzo, c’è vita.
    Ma quando i pozzi sono a secco, nasce il dramma. E quì prende corpo la proposta di p. Franco di costruire una diga con i massi granitici che si trovano in quella zona, per permettere alle acque dei torrenti di infiltrarsi nel suolo e alimentare i pozzi. 
    Un’idea di difficile realizzazione, considerato la mancanza di mezzi a disposizione. Un lavoro incredibile ai nostri occhi.
    Ma nel villaggio di Gourbiti, la popolazione non vuole abbandonare quelle terre e decide di costruire la diga con le mani.
    Ecco allora che si mobilitano tutti gli abitanti del villaggio, comprese donne e bambini, per realizzare un’impresa titanica: spaccare i massi, trasportarli, imbrigliarli, fino a che la diga prende forma.
    ” …le donne riescono a coltivare gli ortaggi e mi ringraziano con le lacrime agli occhi”, dice p. Franco Martellozzo, “e ora che l’acqua alimenta i pozzi, nessuno pensa più di abbandonare il villaggio.”

    Grazie p. Franco.  Grazie a chi dona per un pozzo, per la vita.
    Mosè Pagnin

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  • ” EDUCAZIONE E FUTURO PER LE DONNE DEL CIAD”
    Obiettivo del progetto è liberare le bambine e le adolescenti della diocesi di Pala in Ciad, dalla condizione di sottomissione a cui sono soggette. In quell’area subsahariana, le bambine sono considerate un peso di cui liberarsi.
    Diventano così vittime di matrimoni e gravidanze precoci e ravvicinate. La media è di 8 figli, con grossi rischi sia per se stesse che per i bambini.
    Secondo l’Unicef, la percentuale di donne sposate o andate a convivere prima dei 18 anni è del 68%. 
    Per aiutare queste giovani ad avere la coscienza e la maturità che consenta loro di raggiungere finalmente dignità e indipendenza, l’unica via è l’istruzione e la formazione, sia umana che per lo sviluppo familiare e professionale.
    Un progetto che vede coinvolta la parrocchia di Bissi Mafou con don Benoit Lovati, nella diocesi di Pala, mediante la realizzazione di una struttura, capace di accogliere le ragazze di 60 villaggi circostanti, nella quale organizzare i corsi di istruzione e formazione.
    Fraternità Missionaria, grazie alla donazione di 4.030 euro della signora F.P. che ha voluto restare anonima, ha contribuito alla costruzione del pozzo necessario per la struttura e per la comunità.

    Il pozzo profondo 64 mt., è ora una realtà.
    Rimane da finanziare la realizzazione della struttura per un importo previsto di 43.000 euro.

          Obiettivo del progetto:

    Realizzazione di un Centro di formazione con la partecipazione dell’associazione “Insieme si può”ONLUS, per le ragazze dai 14 anni in su e giovani donne analfabete e/o poco scolarizzate della Prefettura di Lagon. Beneficeranno i 60 villaggi coinvolti per una popolazione totale di circa 70.000 persone. Si prevede che annualmente almeno un centinaio di ragazze e giovani donne parteciperanno alle attività del centro.
    Obiettivi specifici
    Alfabetizzazione • Educazione alla Vita e all’Amore  • Diritti umani, in particolare i diritti e doveri della donna, Salute e igiene • Economia domestica • Puericoltura • Alimentazione • Taglio e cucito • Ricamo • Elementi di base di agricoltura e allevamento di animali domestici , Attività generatrici di reddito. L’atelier di taglio e cucito è già stato realizzato dall’associazione “Insieme si può”ONLUS”
    ” EDUCAZIONE E FUTURO PER LE DONNE DEL CIAD” è Il progetto che Fraternità Missionaria presenta nella piattaforma digitale “ForFunding di Banca IntesaSanPaolo: strumento che offre alle associazioni di volontariato la possibilità di sensibilizzare un ampio numero di persone oltre a coloro che ci seguono costantemente. Una opportunità che la nostra associazione ha voluto cogliere.
    Ognuno potrà verificare online su questa piattaforma lo stato delle donazioni in prospettiva dell’obiettivo: uno strumento immediato di grande trasparenza.
    La grande visibilità che il progetto ottiene con questo mezzo che si rivolge ad una vasta platea, offre maggiori possibilità di vedere realizzato l’obiettivo nei tempi previsti.
    Le donazioni per questo progetto vanno fatte sulla piattaforma
    https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/futuro-donne-ciad
    La tutela delle donne è un grande progetto di promozione umana.
    Grazie
    a chi ci aiuterà a realizzarlo.
    Mosè Pagnin

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