Realizzare invasi con riserve d’acqua per alimentare i pozzi che p. Franco cerca disperatamente di costruire: questo il progetto per affrontare alla radice il problema dell’acqua in Ciad.
“Abbiamo eseguito i rilievi topografici in un paio di zone a sud di Baro. Dei “barrage” esistenti abbiamo eseguito un rilievo di dettaglio, così da poter fare un progetto di recupero ed eventuale ampliamento.
Abbiamo rilevato i corsi d’acqua che portano ai “barrage” esistenti, così da poter elaborare al meglio i calcoli idraulici di portata.” si legge nel report di Giorgio Gagliardi, architetto geologo, e Andrea Scumà, geometra, appena rientrati dal Ciad.
Un approccio tecnico per la prima volta in quella zona, che tenta di affrontare in maniera scientifica l’annoso problema della mancanza d’acqua.
Sarà poi compito dell’ingegnere Idraulico ricavare questi dati per realizzare invasi con dighe (barrage) costruite a mano dalla popolazione.
Un progetto di ampio respiro proiettato nel futuro.
L’attesa e le speranze di quella gente è palpabile, perché ne va della loro sopravvivenza, del loro futuro.
Mosè Pagnin
Tags: acqua, barrage, geologi, p. Franco.
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