Riportiamo alcuni passi della lettera di don Benedetto.
Cari amici,
…da poco più di due anni sono in Amazzonia,…faccio parte di una equipe…cui è stata affidata la missione di accompagnare la vita di 35 comunità in un’area grande tre volte il Veneto.
In un contesto come questo, Vangelo significa promozione della dignità di ogni vita e l’annuncio della Risurrezione diventa denuncia di un sistema omicida ingiusto che crea povertà e gruppi sempre più numerosi di esclusi.
In particolare, io sono impegnato su due fronti:
- il riscatto di chi vuole uscire dalla tossicodipendenza e dal narcotraffico,
- l’accompagnamento pastorale delle comunità lungo il fiume.
Per la prima azione di recupero e rieducazione delle vittime del mondo della droga….Dopo un anno trascorso in comunità, un ragazzo trova la forza per ricominciare la propria vita.
Il progetto “Orto biologico comunitario” sostenutoda “Fraternità Missionaria” rientra tra queste iniziative di reinserimento sociale…
Sul secondo fronte, percorro in barca il Rio Branco, fermandomi per alcuni giorni in ogni villaggio di pescatori. Visito tutte le famiglie,.. in questo contesto le sfide più grandi sono legate all’invasione delle imprese turistiche straniere… e aprono la strada alla prostituzione anche minorile, al traffico di persone, al mercato di bambini e di droghe.
Sto imparando assieme a questo popolo… a recuperare l’essenziale della mia fede e della mia missione di uomo e di prete, a rispettare i tempi della natura e la Vita della terra che dà dignità ad ogni essere umano.
Padre Benedito – don Benedetto
10 Aprile 2019
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