Non poteva mancare la visita di p. Martellozzo al memoriale.
Un simbolo che ricorda una cruda e attuale realtà che p. Franco affronta ogni giorno, dove la vita può dipendere da un pozzo.
“Non solo acqua potabile, ma acqua per gli orti, i cui prodotti possono dare una possibilità di vita per quei villaggi che altrimenti sparirebbero” dice p. Franco che da 61 anni in Ciad lotta per dare un futuro a tanti disperati.
Ma cercare l’acqua a 60 mt. di profondità è un grande impegno finanziario. Per questo Fraternità M. ha presentato un progetto alla Regione Veneto per chiedere la compartecipazione alle spese per la costruzione di 10 pozzi, augurandosi che la domanda venga accolta.
Il Progetto così descrive quella realtà:
“Nella tradizione locale la donna non solo è succube della poligamia islamica, ma subisce anche la schiavitù in campo alimentare. L’uomo fornisce il miglio per la polenta, la donna deve provvedere al resto.
…Le donne hanno scoperto che la coltura dei legumi non solo permette loro di risolvere il problema del pasto ed eliminare la malnutrizione dei bambini, ma vendendo parte di quanto prodotto possono dare un importante sostegno ai bisogni della famiglia.”
La donna diventa così protagonista di un miglioramento della vita sociale, economica e culturale, diventa la protagonista della sua emancipazione.
Un impegno importante che ci vede presenti, perché il simbolo del pozzo rappresentato dal memoriale, non sia solo un ricordo, ma viva ogni giorno nell’aiuto concreto a quella popolazione. Aiutaci anche tu.
Mosè Pagnin
Posted by mose @ 18:53
Tags: ciad, orti, p. Franco., pozzi, progetto pozzi
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