Di ritorno dall’ultimo dei suoi viaggi in Ciad, Antonietta Baù ci racconta una realtà che ci sorprende e ci fa riflettere. Ecco un breve estratto delle sue impressioni:
“Gli orti, i pozzi, le scuole, l’alfabetizzazione degli adulti: tutto questo e tanto altro ho nella mente e nel cuore, al ritorno dal breve viaggio nella diocesi di Mongo dove p. Franco sta realizzando questi progetti.
Un cantiere continuo, un’evoluzione dei progetti che di giorno in giorno, allargano l’orizzonte ed aggiungono tasselli nella costruzione di comunità laboriose e solidali.
Mi ha colpito vedere l’entusiasmo, la caparbietà e la fatica delle donne che si recano al mattino presto, facendo km di strada, negli orti per curare gli ortaggi, preparare il terreno per nuove semine e dare acqua.
Ma per loro è solo l’inizio della giornata. In seguito vanno a legna, mandano i bimbi a scuola e preparano i pasti. E si incontrano regolarmente in gruppo per la valutazione del lavoro degli orti comunitari, provvedere alla vendita al mercato dei prodotti e all’acquisto degli strumenti di lavoro.
Con i loro modesti guadagni riescono a pagare la scuola per i figli, migliorare l’alimentazione e pagare i farmaci.
Ma non è finita. Si sono organizzate per andare a scuola di sera, per imparare a leggere e scrivere, consapevoli del loro ruolo nella società.
Donne coraggiose, degne della massima stima e considerazione. Un esempio per noi.”
M.P.
Posted by mose @ 17:10
Tags: Antonietta, Baù, ciad, donne, p. Franco., Tubercolosario
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